Woodstock Festival: alcune curiosità sul concerto più rock della storia!


Il Festival di Woodstock rappresenta una delle manifestazioni musicali più famose del mondo e si svolse dal 15 al 18 agosto del 1969 a Bethel, una città rurale nello stato di New York, in America. È entrato nella leggenda e viene ricordato spesso con l’espressione 3 Days of Peace & Rock Music – Tre giorni di pace e musica rock – perché si stima abbiano preso parte al festival dai 400.000 ai 500.000 spettatori, mentre sul palco si esibivano alternandosi 32 tra i musicisti e i gruppi più noti dell’epoca. 

Non tutti sanno che inizialmente gli organizzatori di Woodstock non volevano ospitare un concerto, ma dare vita a uno studio di registrazione. Infatti, solo uno dei quattro organizzatori di quella che si sarebbe rivelata la festa del secolo aveva qualche esperienza alla guida di un festival musicale. All’inizio di quello stesso anno, Michael Lang aveva organizzato un concerto a Miami che aveva attirato 40.000 persone ed era stato il più grande concerto della storia fino a quel momento. L’amico di Lang, Artie Kornfeld, lavorava per la Capitol Records ma non aveva mai lavorato su eventi delle dimensioni di Woodstock. Gli altri partner avevano ancora meno esperienza: John Roberts e Joel Rosenman erano figli di ricchi uomini d’affari istruiti dalla Ivy League e Roberts era l’erede di una fortuna farmaceutica. Come nacque, quindi, Woodstock?

Il gruppo si mise insieme quando Roberts e Rosenman, in cerca di un’opportunità di investimento, decisero di sostenere l’idea di Lang e Kornfeld nel dare vita a uno studio di registrazione a Woodstock, New York. La contea di Ulster di New York risultava interessante in quanto vi era una popolare comunità artistica che ospitava musicisti del livello di Bob Dylan, The Band, Jimi Hendrix e altri. I quattro amici abbandonarono però molto presto i piani per lo studio e decisero invece di organizzare un grande festival rock all’aperto. Decisero quindi di mantenere il nome di Woodstock per il legame con Bob Dylan, anche se Dylan stesso non ha mai suonato al festival.

Un aneddoto interessante è legato alla presenta di Jimi Hendrix al festival. L’artista doveva essere l’headliner di Woodstock, ma poche persone lo hanno visto esibirsi: ha trascorso gran parte del fine settimana girovagando per il festival, dato che la sua esibizione era prevista a chiusura del festival. Nella giornata di domenica era già chiaro che il programma annunciato non sarebbe stato rispettato: un sacco di artisti si esibivano infatti solo ore dopo l’orario previsto. Tuttavia, a causa di una clausola nel contratto di Hendrix che prevedeva che nessun altro potesse esibirsi dopo di lui, gli organizzatori non riuscirono a inserirlo in una fascia oraria della domenica sera. Per questo motivo quando Hendrix salì sul palco alle 9 di lunedì mattina, la maggior parte dei partecipanti al festival era già tornata a casa perdendo l’esibizione di Hendrix, inclusa la sua leggendaria interpretazione di The Star Spangled Banner.

Le storie interessanti che si intrecciarono a Woodstock sono davvero tante, tra queste vi è quella di Martin Scorsese che svolse lì una delle sue prime esperienze nel settore. Pochi giorni prima dell’inizio di Woodstock, infatti, l’organizzatore Artie Kornfeld aveva stretto un accordo con gli Studi della Warner Bros per filmare il festival per una possibile uscita come documentario. Il regista Michael Wadleigh mise insieme frettolosamente una troupe, della quale fece parte anche il futuro pluripremiato regista Martin Scorsese, ai tempi era un recente N.Y.U. laureato in cinematografia con solo una manciata di crediti a suo nome. Nel corso dei tre giorni, Wadleigh e la sua troupe hanno girato oltre 120 miglia di filmati, che Scorsese e altri, alla fine, hanno ridotto a tre ore. Il docufilm ha vinto un Oscar ed è diventato uno dei film più redditizi di tutti i tempi, ma dato l’accordo economico di Kornfeld siglato con la Warner Bros, Wadleigh e Scorsese non ne guadagnarono molto. Certo fu che il festival rappresentò solo l’inizio di quello che si sarebbe rivelato un grande regista di oggi, mentre i fortunati presenti si godevano uno dei festival più irripetibili nella storia della musica.